La Via degli Dei


In cammino lungo la Via degli Dei, da San Piero a Sieve a Olmo

Da Bologna a Firenze, o viceversa. Un cammino che valica l’Appennino tosco-emiliano, segue le rotte di antichi commerci, attraversa monti dai nomi di divinità ancestrali – Adone, Giove, Venere, Luario (da Lua, la dea romana dell’espiazione) – borghi e paesi scrigni di testimonianze storiche, paesaggi selvaggi e dolci colline. È un tracciato che percorsero già etruschi e romani, che nel Medioevo fu passaggio di mercanti, che in gran parte si sviluppa sulla Linea Gotica e che quindi, sì, ha vissuto i drammi della seconda guerra mondiale. I motivi d’incanto del percorso sono diversi, oltre alle due città d’arte: la Riserva Naturalistica del Contrafforte Pliocenico, l’antica Flaminia militare, strada costruita nel 187 a.C., il Mugello con il Castello del Trebbio, il santuario di Monte Senario, dove i frati vi offriranno il liquore “Gemma di abeto”, e poi Fiesole, borgo gioiello a ridosso di Firenze.

Via degli Dei, panorama dal convento di Monte Senario

Sono circa 130 km, da dividere idealmente in 5 o 6 tappe. Certo, i più allenati potrebbero accorciare i tempi e farlo anche in 4 tappe. Ma, insomma, i cammini sono un elogio alla lentezza e alla natura. I profumi del sottobosco, il fruscio degli arbusti, le salite e le discese, il calpestio dei passi sul terreno, le tracce di animali. Ci sono momenti di introspezione e poi i sorrisi delle persone che si incontrano e con cui si può condividere tutta la tappa del cammino o solo un tratto. Ognuno col proprio passo. E mal che vada poi ci si ritrova a destinazione, per raccontarsi ancora.

Altra nota positiva: la libertà di scegliere quante e quali tappe fare. Per esempio, chi si trova a Barberino di Mugello e non ha molto tempo a disposizione, potrà camminare da San Piero a Sieve a Olmo.

La Badia del Buonsollazzo

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Prima di cominciare il cammino, ritagliandosi del tempo in più, vale la pena fare poco meno di dieci minuti d’auto verso nord da San Piero a Sieve per una puntata al convento del Bosco ai Frati: una cappella fondata intorno al VII secolo, poi la cessione ai francescani nel 1212, più avanti, negli anni ’20 del XV secolo, la riedificazione, voluta da Cosimo il Vecchio, a cura del Michelozzo. Il risultato: una singolare fusione tra nuovo gusto rinascimentale e riferimenti all’architettura medievale.

Si parte. Dal centro storico di San Piero a Sieve, un borgo sorto nel corso del Medioevo presso il ponte sulla Sieve, ricostruito dai fiorentini nel 1372, e attorno alla pieve di S. Pietro, dell’XI secolo. Seguendo inizialmente le indicazioni per la Fortezza Medicea, poi la segnaletica CAI Bo-Fi. Una deviazione conduce alla Fortezza Medicea di San Martino, che occupa un intero colle dominando San Piero a Sieve e tanto Mugello. Fu Cosimo I de' Medici a volerla, per difendere i possedimenti medicei e la popolazione.

Firenze e Fiesole viste da Olmo

Le gambe continuano ad andare, gli occhi sono colmi di paesaggi incredibili. Si giunge al Castello del Trebbio, fatto costruire nel ’400 da Cosimo il Vecchio come residenza di campagna. Una residenza frequentata nientemeno da Lorenzo il Magnifico, Giovanni dalle Bande Nere e Amerigo Vespucci.

Ora la segnaletica da seguire è CAI 17 Bo-Fi Bivigliano. La strada attraversa la bellissima campagna de Mugello, con panorami su distese verdi punteggiate di borghi.

Si calpestano strade bianche, ci si insinua nei boschi. Ecco la Badia del Buonsollazzo, oggi poco più di un rudere, è stata costruita prima dell’anno Mille e più volte rimaneggiata. Da qui la vista sull’intero Mugello e sul crinale appenninico è impareggiabile.

Intorno al Trebbio

Si prosegue su asfalto, ma non si demorde. Perché manca poco al Convento di Monte Senario. Siamo a poco più di 800 metri di altitudine. Costruito nel 1234 da sette nobili fiorentini, fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria, e più volte modificato tra ’400 e ’800, il complesso comprende il grande Ospizio (1603), la chiesa dell’Addolorata (1412, ristrutturata nel ’700) e il Convento, con chiostrino quattrocentesco. All’esterno si trovano le grotte scavate nella roccia dai ‘Santi Fondatori’. Il posto giusto per una breve sosta ristoratrice a base del liquore gentilmente offerto dai frati.

La strada sterrata che costeggia il Convento sulla destra, poi il viale alberato e un sentiero che scende nel bosco conducono a Bivigliano, paese in cui si trovano strutture ricettive e negozi. Da qui si prosegue su strada asfaltata fino a Vetta le Croci, dove riprende il sentiero che conduce a Olmo. Si cammina in mezzo a campi coltivati e, in lontananza, sono già visibili Fiesole e Firenze.

INFO UTILI

Distanza da Barberino Designer Outlet a San Piero a Sieve circa 13 km, tempo di percorrenza circa 15 min.
Via degli Dei

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