Le ville medicee


Dal Mugello a Firenze, per scoprire le più belle ville medicee e immaginarsi per qualche momento dame e signori del Rinascimento. Itinerario proposto dal Touring Club Italiano

Sfarzo, mecenatismo, giochi di potere e intrighi. Accadeva in Toscana, quando a governare (in politica e cultura) erano i Medici, la famiglia fiorentina più potente di tutti i tempi, che con le sue infinite storie ha fornito materiale valido a un’ampia letteratura, più o meno romanzata. I Signori di Firenze hanno lasciato in tutta la Toscana anche un’eredità fatta di lussuose architetture che sono veri e propri scrigni di opere d'arte. È il caso delle Ville Medicee, sparse qua e là nell’idillio della campagna o a due passi da Firenze, fatte apposta perché i Medici ci si potessero rifugiare, trovare un po’ di pace o organizzare qualche party. Erano un po’ il loro buen retiro, che pure accoglieva intellettuali e artisti dell’epoca. Ammirarle significa immergersi nel fastoso mondo della nobiltà fiorentina del Rinascimento e comprendere che quei luoghi furono anche fucine di nuovi ideali e modello per la nuova estetica e per l’arte dell’abitare che poi si diffuse in tutta Europa. Una bellezza certificata dall’Unesco, che ha ritenuto le ville meritevoli di essere considerate Patrimonio mondiale dell’Umanità. Da San Piero a Sieve alle porte del capoluogo, ecco alcune delle più belle ville medicee in Toscana.

Villa medicea della Petraia

Castello mediceo del Trebbio 

Si comincia da San Piero a Sieve, dove nei primi del ’400 Cosimo il Vecchio incaricò il Michelozzo, nome ricorrente a corte, di trasformare un castello preesistente in comoda residenza di campagna. La prima di una lunga serie di ville. Il Rinascimento e il fermento culturale del momento spingono per farsi largo, tuttavia siamo in un tempo di transizione e i riferimenti costruttivi dell’appena concluso Medioevo non sono ancora stati dimenticati. Cosicché l’aspetto architettonico del Trebbio rimane sostanzialmente quello di una fortificazione, con tanto di torre merlata. Nelle sue sale si affaccendavano Lorenzo il Magnifico nei giorni di caccia,Giovanni dalle Bande Nere e famiglia, e un giovanissimo Amerigo Vespucci in fuga da una Firenze devastata dalla peste.

Villa medicea della Petraia 

Prima dei Brunelleschi, poi degli Strozzi, e ancora dei Salutati. Il primo documento che testimonia la Petraia come proprietà dei Medici è del 1544. Fu Ferdinando, figlio di Cosimo I (da non confondere con Cosimo il Vecchio: c’è di mezzo circa un secolo) a volere la trasformazione del fortilizio di origini altomedievali in elegante residenza nobiliare. Buontalenti ne curò il rinnovo architettonico, mentre Volterrano portò a compimento I fasti di casa Medici, ciclo di affreschi di Cosimo Daddi nel cortile della villa. Il giardino, su tre livelli e aperto alla vista di Firenze e della conca dell’Arno, si arricchisce di fontane e sculture, peschiere e vivai. Oggi la Petraia è parte del Polo Museale Fiorentino. 

Villa medicea di Castello

Villa medicea di Castello 

Una camminata di dieci minuti divide la Petraia dalla Villa di Castello. Acquistata dai Medici nel 1477, era la prediletta di Cosimo I. Oggi è sede dell’Accademia della Crusca, un baluardo in difesa della lingua italiana che da oltre quattro secoli riunisce studiosi di linguistica e filologia. I giardini sono a dir poco straordinari. Primo perché sono i primi dei medicei in ordine di tempo e poi perché sono stati progettati dal Tribolo, quello stesso architetto paesaggista del Giardino di Boboli e che ha curato anche la ristrutturazione dell’elegante villa. Quindi sarebbe cosa buona prendersi il tempo giusto per passeggiare tra rose antiche e peonie, iris e limonaie, e rimanere incantati davanti alle sculture di Giambologna o quelle di Ammannati. 

 

Villa medicea di Careggi 

Qui Lorenzo il Magnifico vide la luce ed esalò il suo ultimo respiro. Una certa intellighenzia fiorentina prese a considerarla “il solito posto”, come il filosofo Marsilio Ficino che vi compose il suo De Vita, Pico della Mirandola e Poliziano. Cosimo il Vecchio la scelse come fucina di idee, dando vita all’Accademia Neoplatonica, la più importante scuola filosofica dell'umanesimo italiano. Un colpo andato a segno. Circondata com’è da alti alberi, è difficile fare caso a questa grande villa rinascimentale a pochi passi dal parcheggio dell’Ospedale di Careggi. Vale la pena buttarci un occhio però. La struttura dell’edificio è medievale, anche se mostra segni evidenti di successivi interventi di gusto rinascimentale a firma del Michelozzo.  

Villa Medici a Fiesole

Villa Medici a Fiesole 

La acquistò a metà del ‘400 Cosimo il Vecchio, caposcuola delle fortune politiche della dinastia. Ovviamente il gusto in fatto di design ed estetica si stava innovando e dunque il Michelozzo, architetto alle dipendenze dei Medici e compagno di bottega di Donatello, ci mise del suo. Ne risultò una costruzione molto semplice, con un’elegante facciata sul giardino alleggerita da un portico a tre arcate con affreschi a grottesche. L’esterno della villa è tutto decorato con motivi geometrici. Il nipote di Cosimo, Lorenzo il Magnifico, prese in carico la Villa di Fiesole nel 1469, e ne fece una sorta di ritiro spirituale. Era in pratica, come del resto avveniva anche a Careggi, un luogo di ritrovo per gli umanisti di corte, frequentata da personaggi che sarebbero entrati nella storia della cultura. Attraverso vari passaggi di proprietà la villa è sempre rimasta privata, e lo è ancora. Però il giardino è aperto al pubblico: non resta che passeggiare tra rose e agrumi e rimanere in contemplazione del panorama sulla città dal belvedere.  

 

Villa medicea del Poggio Imperiale 

La raffinataIsabella de’ Medici scelse proprio questa villa per le sue attività culturali e la decorò a suo gusto con moltissime opere d’arte. Sta immersa nel verde, sul colle di Arcetri, questo edificio costruito nel XV secolo ma che nulla conserva del suo aspetto quattrocentesco. Sarà che - su capriccio della granduchessa Maria Maddalena d’Austria, vedova di Cosimo II e sorella dell'imperatore Ferdinando II d'Asburgo - l’architetto Giulio Parigi, soprintendente alle fabbriche granducali, nel Seicento ci aggiunse un’elegante facciata con un belvedere ad arcate. Sarà per lo sfizio che volle togliersi Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena, che a fine Settecento fece rifare da Gaspare Maria Paoletti la facciata sul cortile. Ancora, sarà per i grilli di Maria Luisa di Borbone prima, Elisa Baciocchi-Buonaparte dopo e Ferdinando III più tardi, che nell’Ottocento la facciata principale venne ancora modificata. Sta di fatto che oggi appare, bella, nel suo aspetto neoclassico. Dal 1865 è sede dell'educandato della SS. Annunziata, prestigioso collegio riservato alle fanciulle dell'aristocrazia, oggi statale. 

INFO UTILI 

Distanza da Barberino Designer Outlet al Castello Mediceo del Trebbio: 10 km, circa 20 min 

Distanza da Barberino Designer Outlet alla Villa medicea della Petraia: 30 km, circa 35 min 

Distanza da Barberino Designer Outlet alla Villa medicea di Castello: circa 33 km, circa 32 min 

Distanza da Barberino Designer Outlet alla Villa medicea di Careggi: circa 34 km, circa 40 min 

Distanza da Barberino Designer Outlet alla Villa Medici a Fiesole: circa 35 km, circa 40 min 

Distanza da Barberino Designer Outlet alla Villa medicea di Poggio Imperiale: circa 43 km, circa 36 min 

 

Si consiglia di verificare preventivamente gli orari di apertura e le condizioni di visita delle ville 

 

Castello mediceo del Trebbio. Località Trebbio 11, San Piero a Sieve (FI)

Villa medicea della Petraia. Via della Petraia, 40 Firenze

Villa medicea di Castello. Via di Castello, 44, Firenze 

Villa medicea di Careggi. Viale G. Pieraccini 17, Firenze

Villa Medici a Fiesole. Via Beato Angelico 2, Fiesole (FI) 

Villa medicea del Poggio Imperiale. Piazzale del Poggio Imperiale, Firenze

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