FAUNA


Una fauna da esplorare

Scopri la fauna dell' Oasi Affiliata WWF Castel Romano: dal merlo al picchio verde, dalla martora alla ghiandaia alle favolose farfalle di vario tipo, è possibile vedere e udire diversi tipi di uccelli e piccoli mammiferi.

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LA FAUNA DELL'OASI

Diversi interventi nell’Oasi sono stati destinati a favorire la presenza di insetti impollinatori. Ben 2000 mq creano il Labirinto delle Farfalle con numerose piante in grado di attirare anche numerosi adulti di farfalle e falene, una trentina di specie diverse di lepidotteri, si tratta soprattutto di falene poco note, dalla colorazione mimetica, che talvolta si lasciano attrarre dalla luce dei lampioni, ma ci sono anche piante che attraggono belle farfalle diurne. La Verbena officinalis fornisce il nettare migliore per la sfinge colibrì (Macroglossum stellatarum), ma vi si sofferma anche la limoncella (Gonepteryx rhamni) e la piú piccola delle vanesse italiane, la c-bianco (Polygonia c-album). Anche la calendula (Calendula officinalis) piace alle vanesse, in particolare vi si può sorprendere la vanessa dell'ortica (Aglais urticae) e la vanessa occhi di pavone (Aglais urticae ed Aglais io).

Tra gli spazi tutelati e predisposti per l’incremento degli impollinatori un posto speciale occupa l’Apiario, un’area circoscritta e protetta che si può osservare in sicurezza dall’esterno, dove sono collocati alcuni alveari (Apis mellifera). Qui, a seconda delle stagioni, le api si spostano anche per diversi chilometri per raggiungere aree dove raccogliere nettare e polline. L’esperienza si arricchisce di attività laboratoriali in grado di entrare nel dettaglio del complesso mondo di questi animali al primo posto per efficienza nel processo d’impollinazione. 
Nel percorso nel bosco tra gli animali è possibile vedere e udire uccelli come il merlo (Turdus merula), il picchio verde (Picus viridis), il picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) oppure la ghiandaia (Garrulus glandarius). Anche piccoli mammiferi come il riccio (Erinaceus europaeus), la martora (Martes martes) e la faina (Martes foina) trovano asilo in questo bosco sempreverde, ma anche istrici (Hystrix cristata) e volpi (Vulpes vulpes) che ricavano le proprie tane tra le radici degli alberi. Il percorso prevede un passo leggermente più esperto, ma l’immersione in natura è garantita.

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