Fuga di Sapori


Il buono che viene da dentro

Idee in Fuga è una Cooperativa Sociale attiva nell’Istituto Penitenziario “Cantiello e Gaeta” di Alessandria che ha l’obiettivo di creare opportunità di lavoro per i detenuti, sostenere diverse realtà sociali del territorio e sviluppare nuove collaborazioni con piccoli produttori all’insegna della sostenibilità.

Fuga di Sapori

Le attività della cooperativa sono pensate per favorire il lavoro dei detenuti, e allo stesso tempo dare visibilità a quanto di buono viene prodotto in carcere, creando un link con il mondo esterno. Lo scopo è costruire opportunità “fuori e dentro le mura” per abbattere la recidiva.
Tutti i fondi raccolti grazie alla vendita dei prodotti vengono impiegati per finanziare le attività delle cooperative partner, autofinanziare quelle di Idee in Fuga che sostengono il lavoro dei detenuti e offrire una concreta possibilità di reinserimento lavorativo durante o a fine pena.
I prodotti di Fuga di Sapori nascono dalla collaborazione tra cooperative sociali attive nelle carceri italiane e piccoli produttori artigianali locali.

Fuga di Sapori

PRODOTTI
Le birre

Le birre di Fuga di Sapori sono prodotte da un birrificio artigianale di Cuneo con ingredienti di economia carceraria. La Sbirra, la Skizzata, la Rubentjna o La Pentina, quale preferisci?

Le creme spalmabili e il cioccolato
La Brigantella alla nocciola è una crema spalmabile (nella versione fondente o al latte) che contiene il 50% di nocciole IGP del Piemonte, cacao e caffè. La vendita della Brigantella supporta le attività della Fondazione Solidal Onlus di Alessandria a sostegno della ricerca sulle patologie legate all’inquinamento ambientale e al mesotelioma.

Il miele
Il Miele Galeotto è prodotto nella Casa di Reclusione di Alessandria in due varianti, monoflora di acacia e millefiori.

Le conserve
Le conserve di Fuga di Sapori sono tutte realizzate in modo tradizionale e seguendo la stagionalità dei prodotti. Le verdure sono lavorate a mano e vengono utilizzati solo prodotti 100% italiani: Friarielli, Scarole capperi e olive, Peperoni grigliati, Carciofini grigliati, Peperonata, Olive schiacciate e Zucchine alla scapece.

I dolci
Il panettone e il pandoro Il Maskalzone sono prodotti nel rispetto della tradizione e con materie prime provenienti dal carcere.

I taralli
Il Maresciallo, il tarallo della tradizione pugliese lavorato a mano, è disponibile in vari gusti. Sono prodotti in Puglia nel pieno rispetto della tradizione locale, con l’esclusivo utilizzo di selezionate materie prime italiane.

I liquori
I liquori sono tutti prodotti in modo naturale, con un ridotto quantitativo di zucchero e ingredienti di economia carceraria.

I vini
Fresco di Galera: Fiano, Falanghina, Greco e Coda di Volpe del Carcere di Avellino, tutti senza solfiti. Vale la Pena: prodotto nel Carcere di Alba in collaborazione con una delle più importanti scuole enologiche al mondo.

Fuga di Sapori

Attualmente la Cooperativa ha all’attivo 2 progetti: agricoltura sociale e falegnameria, mentre un terzo di pasticceria è in fase di start-up.
HOPe – Luppoleto Galeotto
Il progetto realizzato nella Casa di Reclusione di Alessandria ha dato vita a un luppoleto su una superficie di 400 mq per favorire la crescita di circa 300 piante. La coltivazione del luppolo è un progetto sperimentale che potrebbe ingrandirsi e svilupparsi utilizzando l’ampia fascia di terreno ancora a disposizione. Seppur nelle carceri italiane si realizzino diversi prodotti alimentari (come caffè, cioccolato, pane) per quanto riguarda l’ambito agricolo, il luppolo è una novità.
Questa coltura permette a Idee in Fuga di autoprodurre i luppoli necessari a realizzare le birre agricole e sociali. L’obiettivo dei prossimi due anni sarà quello di portare a regime il luppoleto e distribuire anche ad altri birrifici questo fondamentale ingrediente per la preparazione di birre di qualità e a “km Italia”. Il progetto viene gestito sotto la supervisione di un esperto agronomo e con un percorso formativo che coinvolge quotidianamente 3 detenuti.
Ora d’Arnia
Il progetto nasce all'interno del polo agricolo sociale della Casa di Reclusione di Alessandria con funzione riabilitativa ed è gestito esclusivamente da detenuti formati da Cooperativa Idee in Fuga.
Il progetto permette di formare “on the job” tre detenuti per gestire 20 arnie e produrre miele. La formazione è professionalizzante: aiuta i detenuti ad appassionarsi a un insetto fondamentale per la biodiversità e nel contempo insegna loro un’attività spendibile sul mercato del lavoro a fine pena.
Orto di Buona Condotta
Il progetto ha l’obiettivo di produrre ortaggi e frutta per tutte le conserve di Fuga di Sapori. “Un’ottima conserva nasce nel campo”, questa è l’idea alla base dell’orto nella Casa di Reclusione di Alessandria. I detenuti sono stati formati per gestire l’orto dalla piantumazione al raccolto, seguendo la stagionalità dei prodotti.
Falegnameria - Progetto SocialWood
Idee in Fuga gestisce all’interno della Casa Circondariale di Alessandria un laboratorio artigianale di falegnameria per la produzione di packaging, mobili e complementi d’arredo utilizzando materiali riciclati. Il progetto raccoglie due importanti sfide della società moderna: la rieducazione del detenuto, come sancito dall’art. 27 della Costituzione, e i principi di Economia Circolare. Contestualmente al laboratorio interno ne è nato un secondo al di fuori delle mura carcerarie. Il dentro e fuori le mura ci permette di dare una prospettiva a chi ha seguito all’interno un percorso formativo e lavorativo, e vuole rimanere con noi a lavorare a fine pena. Il laboratorio rappresenta in ogni caso uno sfogo per detenuti in pena alternativa o in articolo 21. I due laboratori lavorano in profonda sinergia e permettono di ottimizzare e gestire le commesse: infatti ogni attività deve risultare economicamente solida e deve consentire di rimanere produttiva e sostenibile. I detenuti sono selezionati dall’equipe di educatori interna al carcere e dopo un periodo di formazione, gestito da Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri affiancati da nostri operatori, vengono inseriti in produzione attraverso un percorso incentivante, passando da borse lavoro alla piena assunzione in cooperativa. Le attività dei laboratori permettono di impiegare da 3 a 6 detenuti in relazione al periodo e ai carichi di lavoro.

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