Le terre del Piave


Le radici di Noventa affondano nelle sponde del Piave e da questo grande fiume ne è caratterizzata. Attorno ad esso e nel suo entroterra si sviluppano suggestivi itinerari per andare alla scoperta delle bellezze naturalistiche e culturali del territorio, tra storia, arte, memoria, percorsi storici, luoghi delle Grande Guerra e ville patrizie.

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Dal caratteristico parco fluviale, costeggiando l'argine del fiume, si raggiunge facilmente la zona archeologica di S. Mauro, in cui sorgeva l'omonima antica Chiesa Arcipretale risalente al XI secolo e distrutta nella Prima Guerra Mondiale. Gli scavi effettuati dalla fine degli anni Settanta portarono alla luce tutta la bellezza dell'antica storia di Noventa, in un interessante complesso fatto di numerosi strati - romano, medioevale e rinascimentale, a testimonianza dell'articolata sequenza in cui si è svolto il processo insediativo locale.
I reperti archeologici ritrovati attestano che la zona era abitata sin dal I secolo a.C. quale centuriazione della vicina Oderzo, non lontana dall'importante asse stradale della Via Annia che portava ad Altino. Emersero in particolare in un primo strato una piccola chiesa romanica, la primitiva pieve dedicata a S. Mauro successivamente distrutta nella metà del '400 per far posto alla più ampia chiesa destinata a perdurare fino al 1917; nello strato sottostante, una villa romana del IV sec d.C. e nello strato più inferiore un altro complesso abitativo romano più antico, databile al I sec. a.C.. Vennero scoperti anche due splendidi mosaici con motivi geometrici, databili alla fine del IV secolo e parte della villa romana, e numerosi reperti, oltre a vari frammenti di affreschi gotici risalenti all’antica pieve.
Recuperati a cura della Soprintendenza Archeologica, i reperti sono stati restaurati e collocati nella Mostra Archeologica Permanente nella Sala Consiliare del Municipio.
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Verso la fine del 1500 molte famiglie di notabili veneziani scelsero Noventa come luogo ideale per costruire le loro dimore padronali, per i vantaggi del comodo collegamento fluviale con Venezia. Sorsero così le ville dei Memo, degli Erizzo, dei Molin, degli Zen, dei Da Mosto, arricchite da opere dei maggiori artisti dell’epoca. Tutte andarono distrutte sotto le granate della Prima Guerra Mondiale e quelle che si ammirano oggi sono ricostruzioni degli anni Venti del secolo scorso.
Nel cuore del paese troviamo la maestosa Villa Ca’ Zorzi, costruita da Antonio Ca’ Zorzi, padre del poeta Giacomo Noventa. La barchessa, l’ampio parco all'italiana con grandi alberi secolari e la distribuzione degli spazi rispecchiano la cultura tardo ottocentesca, con l'aggiunta di tratti stilistici liberty.
Sempre in centro si trova l’elegante Villa Lucatello, edificata nel corpo centrale dell’ottocentesca Villa Bortoluzzi, a sua volta costruita sull’antica mole del cinquecentesco Palazzo Molin.
Poco più avanti, l'imponente Villa Doria De Zuliani, un chiaro esempio di villa padronale di stampo novecentesco con influssi del secolo precedente, un tempo appartenente alla famiglia De Zuliani Porta di Ferro.
Villa Bortoluzzi si trova invece nella vicina località di Santa Teresina: la sua ubicazione periferica, lontana dal fronte di combattimento sul Piave, l’ha salvata dalla sorte toccata alle altre ville durante il primo conflitto mondiale. Costruita agli inizi del XVIII secolo dai Fonseca, famiglia spagnola entrata a far parte della nobiltà veneziana, poi passò ai Bortoluzzi. Oggi, dal punto di vista storico–architettonico, è l’edificio di maggior pregio esistente a Noventa.
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L'area golenale di Noventa, ovvero il grande spazio pianeggiante tra il Piave e il suo argine, è un luogo suggestivo, un vero polmone verde in cui il passare del tempo è dettato dallo scorrere delle verdi acque del fiume. Zone boschive, alcuni campi coltivati, poco intervento da parte dell'uomo la rendono una zona in cui trascorrere delle ore piacevoli immersi nella tranquillità e nei profumi della natura più selvaggia.
Proprio al fascino di questo ambiente naturale rimase fortemente legato lo scrittore americano Ernest Hemingway: ferito nel 1918 mentre prestava servizio volontario di assistenza come ambulanziere ai soldati italiani con la Croce Rossa Americana, raccontò la drammatica esperienza della guerra, i suoi ricordi e le emozioni vissute nelle zone del Piave nel suoi celebre romanzi "Addio alle Armi" e "Di là dal fiume e tra gli alberi". Nelle pagine dei suoi racconti emerge un profondo attaccamento alla terra veneta, al punto da definirsi lui stesso "un ragazzo del Basso Piave": qui conobbe persone, scoprì luoghi e assaporò gusti che segnarano la sua vita e ispirarono la sua produzione letteraria.
E' ancor oggi possibile ripercorrere i luoghi della Grande Guerra sulle orme di Hemingway sperimentando il "Percorso Hemingway", un itinerario ad anello che si snoda per 11 km, partendo da Noventa e attravversando il caratteristico Ponte di Barche sul Piave, che porta nel vicino comune di Fossalta di Piave sul cui argine è posizionata anche una stele commemorativa nel luogo in cui fu ferito.
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Noventa di Piave è parte di interessanti percorsi naturalistici che ti permetteranno di scoprire alcuni dei luoghi più caratteristici del territorio. Un'esperienza unica a contatto con la natura, da svolgersi a piedi o in bicicletta, attraversando paesaggi in cui flora e fauna regnano ancora incontrastati. Le varie proposte di itinerario sono suddivise in tratti che collegano Noventa a Fossalta, San Donà, Musile e agli altri paesi limitrofi, lungo le incantevoli rive del Piave e del Sile, fino ad arrivare al mare Adriatico e alla Laguna di Venezia.